Nel fiume Tevere, dirò di catture non eccezionali, di nasse con molti pesci, ma non strapiene, parlerò soprattutto di bei momenti a rincorrere con lo sguardo un galleggiante, sotto un sole quasi estivo, immerso in un acqua ed in un ambiente di straordinaria potenza. Perché la pesca è anche questo: sentirsi parte integrante di ciò che ti circonda, goderne appieno tutte le sue potenzialità, crearsi uno spazio di serenità e di pace, senza rinunciare a vivere le emozioni che la cattura di un pesce riesce a darti. E allora la pesca diventa anche interpretazione del fiume, lettura dell’acqua, osservazione di una superficie, valutazione della velocità della corrente e delle sue direzioni e di conseguenza procedere alla calibratura di una lenza per esprimere al meglio le nostre capacità di pesca.
Le catture
A volte siamo bravi, a volte meno, ma questo fa parte del gioco, l’importante e quello che ci rimane e alla fine di una lunga giornata sul fiume, dopo aver reso la libertà ai pochi o molti pesci catturati, a me rimangono molte cose ed in particolare la consapevolezza di aver trascorso attimi e momenti di indimenticabile bellezza. Questo è stato lo standard di una serie di giornate di pesca vissute in questi primi giorni di giugno sulle rive del Tevere in compagnia di amici cari e una fedele bolognese di 7 mt. Le catture si sono assestate oltre i 14 kg di pesce, soprattutto barbi europei di media taglia, con qualche bell’esemplare oltre il Kg e mezzo e qualche bel cavedano sul Kg.
Alcuni accorgimenti nel fiume Tevere
In tutta questa positività l’unico elemento critico è l’apertura di una diga a monte di Ponte S.Giovanni che per due volte al giorno causa variazioni di livello di una certa consistenza. L’alzamento dell’acqua causa non pochi problemi all’azione di pesca. A poco serve adattare la piombatura perché – almeno secondo le mie esperienze – quando l’acqua è in movimento, in special modo quando si alza le abboccate sono pressoché nulle.
Non perderti lo scorso articolo su la pesca nel fiume Tevere.
ATTREZZATURA CONSIGLIATA
Per la pesca alla passata non occorre troppa attrezzatura come per le gare agonistiche, anzi, meno cose abbiamo più è facile muoversi. La mia esperienza mi insegna che ci vuole però attrezzatura di qualità per non ritovarsi a spiacevoli sorprese.
Qua vi elenco alcuni prodotti che ritengo essere perfetti per la pesca alla passata:
ARTICOLI TOP DI GAMMA:
- Canna Aspire Bolo 6 mt senza montatura
- Canna Tubertini R18 6mt senza montatura
- Canna Colmic Fiume 6 mt montata
- Canna Colmic Fiume XXT 180 7mt montata
- Mulinello Shimano Stradic 4000
- Mulinello Daiwa Ballistic EX LT 2500D
- Stivali in neoprene per un’ottima tenuta dell’acqua
ARTICOLI OTTIMI QUALITA’ PREZZO:
- Canna Tubertini Level No Limits Tbr 6mt
- Canna Colmic SEVEN KEY 7 MT 20GR
- Mulinello Daiwa 20 Legalis Lt 4000c Xh
- Mulinello Daiwa – Fishing Reel Revros 19 Lt 5000 C – REV19LT5000C
- Stivali SHAKESPEARE Sigma in neoprene
ATTREZZATURA DI CONSUMO
- Terminale Secol in flourcarbon dello 0,10
- Terminale Colmic SEGUAR SECOL Match
- Terminale Tubertini flourcarbon Carbon White
- Piombini Colmic calibrati
ACCESSORI
Buongiorno mi chiamo marco, ho letto l’articolo e se possibile vorrei sapere se nel tratto in questione occore un permesso per pescare o se e’ sufficiente la sola licenza di pesca. Inoltre, ci sono dei regolamenti o divieti circa le eventuali catture per questo periodo?
Approfitto della sua competenza e le chiedo infine un consiglio indicandomi il modello di waders da acquistare.
La ringrazio per la sua pazienza
Ciao Sono Claudio l’autore dell’articolo in questione e buon frequentatore del medio corso del Tevere. Il tratto di fiume considerato si trova in Umbria e non credo ci siano particolari restrizioni nè regolamenti particolari. I rarissimi controlli di eventuali guardie volontarie non mi hanno contestato niente. Quindi occorre la licenza governativa e il rispetto delle elementari norme per conservare il pescato più possibile integro oltre al delle misure minime dei pesci. Indicazioni che si possono ricavare più dettagliatamente consultando su Internet i regolamenti di pesca della Regione Umbra e della Provincia di Perugia. Più a monte nella zona di Ponte Pattoli esistevano zone di pesca no kill, ma credo che siano state recentemente modificate.
Consigliare un modello di waders non è semplice perchè la scelta è strettamente legata all’utilizzo che se ne intende fare. Mi spiego meglio. Se intendiamo praticare la passata immersi in acqua anche nei mesi freddi consiglio un tipo di waders in neoprene di minimo 4 mm. Una volta c’era un modello giapponese che costava circa 400, 00 euro ed era ottimo anche se molto delicato. Se invece la pesca viene relegata nei mesi caldi basta un waders in pvc. Io lo scorso anno ho acquistato un paio di waders in neoprene da Decathon e devo dire che sono risultati ottimi nel rapporto qualità/prezzo. Mi sono trovato bene sia pescando in acque piuttosto fredde che in estate. Il loro prezzo credo di aggiri sulle 70 euro. Io le consiglieri questo articolo.
Buona giornata
Claudio